I Diari di viaggio delle navigazioni con Arina (2011) e Moana 60 (2012) ai confini della Serenissima in Oriente.
Allora, intorno al 500 dopo Cristo, la città serenissima era nemmeno un’idea. Ma già i marinai che percorrevano con piccole barche dal fondo piatto le acque lente e basse delle lagune dell’alto Adriatico – nome che arriva da un altro porto dominante ai tempi dei romani, Adria – avevano deciso che non sarebbe bastata la pesca a far diventare grandi quel grappolo di isole appena protette dal mare dalle lingue di terra dei lidi. Serviva una merce più preziosa per superare la sopravvivenza e costruire una qualche gloria....
read moreDove eravamo rimasti? Ah, già, gli albanesi diventeranno come noi o noi come loro? Già, ma oggi la questione è un’altra: diventeremo come i greci? Tira un vento cattivo dalle parti del Mediterraneo, come se gli spiriti si fossero ribellati al sole al cielo terso per vendicarsi di un mondo che faceva invidia, che poteva sognare e trastullarsi. Oggi sono tempi di ferro e noi possiamo solo rifugiarci nel sogno e nel ricordo. E allora dai, diventiamo tutti un po’ veneziani, quelli veri, che solcavano il mare e cercavano di capirlo, che...
read moreDA PLATARIAS A LEFKADAS (LEUCADE, SANTA MAURA ) 45 miglia - 19 luglio 2011 Partenza all’alba dopo una esplorazione del paese dei turisti persi, anime alla Gogol che non riescono neanche a pensarsi più in pista ma solo all’ammollo. Poco vento, molto motore, buono per acclimatarsi con barca ed equipaggio. La stanchezza dopo il viaggio in traghetto mi prende subito all’uscita dal porto e mi assalirà ancora a ondate, come una malia. Ma ora c’è da cominciare a veder scorrere mare e isole, a immergersi in...
read moreL’alba è passata da poco e già ci si muove, chi l’avrebbe mai detto un Crema mattiniero! Ma c’è Pido che mi sfida e mi stimola, lui ogni giorno ceca di catturare la luce migliore, quella che ha fatto immortale la Grecia. Arrivo alla fortezza con lui che è giù a caccia di leoni ed esploro i bastioni conquistati da Morosini nell’ultima campagna di conquista della Serenissima in Morea, quando Venezia tentò di sentirsi ancora potenza mediterranea. Il grappolo di cannoni arrugginiti buttati a fianco del ponte...
read moreDOMENICA 24 LUGLIO 2011 Gran vento da Ovest Nord Ovest poi passato a Ponente, anche più di 25 nodi, grande navigazione sopra i 7, oggi si vola tra due poeti e una barca che ha sempre più il suo perché. Arina chi era costei? Una fanciulla greca, credo. Ma questa è già un’altra storia, che arriverà alla fine di questa grande galoppata verso la terra di Ugo, who’s Ugo? Ma Foscolo, e chi altro! Ma questo è stato un altro gioco finito in fortezza, quella grande testuggine coperta di pini che non si vede dal mare maraggiungiamo...
read more24 Luglio 2011 Pylos “Ci hanno detto che dovevamo risparmiare e abbiamo fuso diversi comuni, ora Pylos è la capitale di tutta quest’area che comprende anche Methoni e Koroni, in pratica siamo passati da tremila a 21mila abitanti. Ma non abbiamo licenziato nessuno, solo spostato un po’ di impiegati qui in città e mantenuto aperti gli uffici decentrati. Questo è kali kratis, il buon governo di Papandreu, uno che di socialista non ha più niente”. Constantino Neratzoglou ha 58 anni, un passato da chimico in Cina e un...
read more25 luglio 2011 Pilos – Corone 30 miglia vento da ovest sui 30 nodi con raffiche di catabico (vento da terra, da kato, giù) a 40 nodi. A poche miglia da Pilos e dalle suggestioni di Nestore e dalla strage di Navarino, sorge Modon, Methoni in greco. Un castello. Una meraviglia che s’allunga sul mare a mezzogiorno con un molo che finisce in una torre ottagonale dal tetto rotondo che ricorda vagamente una moschea. La sentinella di pietra è una creazione dei turchi a chiudere e difendere la baia che un tempo ospitava decine di galee....
read more26 Luglio 2011 Corone – Porto Quaglio (o Caio, Kayio in greco) Mani, 35 miglia, vento da Sud Ovest e Ponente, meno onda. Doppiato capo Matapan senza problemi. L’alba ci accoglie, colazione e in quattro fuggiamo in paese in gommone a prenderci l’ultimo occhio della Repubblica. Marco e Caterina presto scompaiono,più veloci e liberi. Io e Pido dobbiamo scrutare, filmare, fotografare, filtrare questo posto verace che s’allunga verso la fortezza in callette e scale lasciando a intravedere il mare. Trovo un leone quasi...
read moreAlba (più o meno) in fortezza ad aspettare che apra. Il paese è incantevole, silenzioso e ancora assonnato. Esploriamo il posto veneziano, chiese e segni ancora di edifici militari. Restauri forse un po’ affrettati, ma la vista che disegnano le mura è da mozzare il respiro. Non mi stanco di gettare lo sguardo in quel mare che s’apre verso il nostro obiettivo, Gambousa, Grabusa o Granbusa per i veneziani, l’ultimo scoglio della Serenissima. Torniamo dopo uno stand up finalmente breve (solo 4 prove) e col caldo che inizia...
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